Il primo dicembre di ogni anno si celebra la giornata mondiale contro l’AIDS, una malattia causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV) che colpisce il sistema immunitario e rende la persona più vulnerabile ad altre infezioni e tumori. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2020 si stima che ci siano stati 37,7 milioni di persone che vivono con l’HIV nel mondo, di cui 1,5 milioni in Europa. Di queste, circa il 20% non sa di essere infetta.
In aggiunta, nel 2022, in Italia l’83,7% delle persone che ricevono una diagnosi di AIDS ha scoperto da poco la propria sieropositività (da meno di 6 mesi). Questo fenomeno, quello dei late presenters, rappresenta un importante problema di sanità in quanto le persone che ricevono una diagnosi tardiva potrebbero aver già sviluppato gravi danni al loro sistema immunitario a causa della mancanza di un trattamento tempestivo. Un’identificazione precoce dell’HIV, quindi, è fondamentale per garantire alle persone affette un accesso tempestivo ai trattamenti antiretrovirali e di diminuire al minimo la trasmissione del virus a terze persone.
Indice
L’importanza della prevenzione e del test dell’HIV
La prevenzione e il test dell’HIV risultano essere due strumenti fondamentali per contrastare la diffusione del virus e garantire una migliore qualità di vita alle persone che lo hanno contratto. Questi strumenti si basano su:
Prevenzione
- Uso corretto e costante del preservativo
- Informazione e educazione sessuale
- Accesso ai servizi sanitari
- Profilassi post-esposizione (PEP) e pre-esposizione (PrEP) per le persone a rischio elevato
Test dell’HIV
- Esame semplice e rapido che permette di sapere se si è stati infettati dal virus
- Accesso alle cure appropriate, inclusi trattamenti antiretrovirali (ART) che riducono la carica virale a livelli non rilevabili, impedendo la trasmissione del virus e proteggendo la salute della persona.
Barriere al test dell’HIV
Nonostante i benefici del test dell’HIV, molte persone non lo fanno a causa di diverse barriere, tra cui:
- Paura di stare male o di morire: alcune persone temono che una diagnosi positiva significhi una condanna a morte o una vita di sofferenza, a causa di una scarsa conoscenza dei progressi della medicina e delle possibilità di cura e di sopravvivenza delle persone con l’HIV.
- Paura di un possibile stigma sociale: alcune persone si vergognano o si sentono colpevoli di aver contratto il virus e temono di essere discriminate o rifiutate dalla famiglia, dagli amici, dal partner o dalla società, a causa di una percezione negativa dell’HIV come una malattia sporca, immorale o associata a determinati gruppi sociali.
- Paura di dover cambiare stile di vita: alcune persone ritengono che una diagnosi positiva implichi una rinuncia alla propria sessualità, alla propria libertà o ai propri progetti di vita, a causa di una visione limitante dell’HIV come un ostacolo insormontabile o una perdita di identità.
- Percezione di non essere a rischio: alcune persone non si percepiscono a rischio di contrarre l’HIV perché non si identificano come gay, non hanno avuto partner multipli, a causa di una sottovalutazione del proprio comportamento o di una negazione della possibilità di infezione.
Superare queste barriere è fondamentale per garantire una vita sana e per contrastare la diffusione dell’HIV. La conoscenza, la sensibilizzazione e l’accesso ai servizi sanitari sono cruciali per rompere queste barriere e promuovere la prevenzione e il test dell’HIV.
Come superare la paura del test dell’HIV
Per superare la paura del test dell’HIV è necessario affrontare le barriere che la generano e promuovere una cultura dell’informazione, dell’accettazione e della responsabilità. Alcune delle possibili azioni sono:
- Informarsi sulle modalità, sui benefici e sui diritti legati al test dell’HIV: esistono diversi tipi di test, tra cui quelli rapidi, anonimi e gratuiti, che si possono fare in vari contesti, come i centri di salute sessuale, le farmacie, le associazioni o i laboratori privati. Il test dell’HIV è un atto volontario e confidenziale, che richiede il consenso informato e il rispetto della privacy della persona. È GRATIS E ANONIMO.
- Informare gli altri: diffondere una conoscenza corretta e aggiornata del virus e della malattia (AIDS) può contribuire a ridurre il pregiudizio, lo stigma e la discriminazione nei confronti delle persone con l’HIV e a favorire la solidarietà, la comprensione e il sostegno.
- Responsabilizzarsi del proprio comportamento e delle proprie scelte: fare il test dell’HIV è un atto di cura verso se stessi e verso gli altri, che implica una consapevolezza dei propri rischi, una protezione dei propri diritti e una partecipazione attiva al proprio percorso di salute.
- Responsabilizzare gli altri del loro comportamento e delle loro scelte: incoraggiare il test dell’HIV è un atto di aiuto verso gli altri, che implica una sensibilizzazione dei loro rischi, una tutela dei loro diritti e una facilitazione del loro accesso alle cure.
Conclusioni
La prevenzione e il test dell’HIV sono strumenti fondamentali per contrastare la diffusione del virus e garantire una migliore qualità di vita alle persone che lo hanno contratto. Tuttavia, nonostante i benefici del test dell’HIV, molte persone non lo fanno a causa di diverse barriere, tra cui la paura di stare male o di morire, il timore di un possibile stigma sociale e la percezione di non essere a rischio.
È importante affrontare queste barriere attraverso una maggiore sensibilizzazione e educazione su HIV e AIDS, promuovendo la consapevolezza dei progressi della medicina e delle possibilità di cura e di sopravvivenza delle persone con l’HIV. Inoltre, è fondamentale lavorare per sconfiggere il pregiudizio e la discriminazione legati all’HIV, creando un ambiente in cui le persone si sentano libere di sottoporsi al test e di accedere alle cure senza timori.